Due gare in meno di 24 ore che hanno premiato una performance collettiva. Dopo la dimostrazione di grande solidità a Plan de Corones con la superba vittoria di Paez e l’intero podio Soudal-Lee Cougan, in Brianza Medvedev ancora sul podio. Tony Longo annuncia il ritiro a fine stagione.
Primo, secondo, terzo alla KronplatzKing Marathon, secondo, quarto, quinto alla Marathon Bike della Brianza, è iniziata la seconda parte della stagione di Soudal-Lee Cougan International Team che ha finito con stile le prime due gare di settembre.
La squadra ha impressionato sulle montagne altoatesine con un altra tripetta e sfiorato il bersaglio grosso anche nella point to point nazionale in Brianza, in cui Aleksei Medvedev ha lottato per la vittoria fino a pochi chilometri dalla fine.
Ogni anno dal 2016 i campioni della mountain bike si battono per l’ambito titolo di Re e Regina di Plan de Corones nella KronplatzKing Marathon, occasione che Leonardo Paez non ha mancato, vincendo la lunga distanza della sesta edizione con 64 Km e 3.150 metri di dislivello, sedendosi per la quarta volta in carriera sul trono della marathon che si è svolta sabato a San Vigilio di Marebbe con l’arrivo a Plan de Corones a 2.275 metri.
Soudal-Lee Cougan International Team con il campione colombiano, Aleksei Medvedev e Daniele Mensi ha animato la giornata e per la terza volta in questa stagione ha occupato il podio per intero, inserendosi anche in settima posizione con Tony Longo.
A prendere il comando delle operazioni sono stati Medvedev e Mensi, al comando della corsa per 40 chilometri sino all’inizio della della lunga salita che portava per la prima volta la corsa a Plan de Corones, dove si è formato un terzetto Soudal-Lee Cougan con il rientro del campione colombiano che sul suo terreno preferito ha fatto la differenza vincendo l’edizione 2022 della marathon di San Vigilio di Marebbe in 3 ore 17’ 43”, a completare il podio tutto griffato Soudal-Lee Cougan, Aleksei Medvedev e Daniele Mensi.
“Oggi ci ha premiato anche il tempo, siamo partiti con nuvole basse e minacciose, doveva piovere ed essere più freddo ma poi uscito il sole e la gara è diventata meno problematica, era bagnato per la pioggia della notte, ma il terreno era bello. In partenza subito grande ritmo, hanno allungato Aleksei con Mensi e sono rimasto un pò con loro, tutti gli altri si sono staccati, ma ho preferito lasciare andare i miei compagni di squadra perchè il ritmo era troppo alto e io non sentivo bene le gambe. Sono appena sceso dal tre settimane di allenamento in altura, mi sentivo un pò strano e ho mollato, non volevo fare fuori giri e rischiare di non finire la gara. Al primo rifornimento ero in ritardo dai primi di 1′ 20”, ma mi sono però ripreso sulla prima salita a Plan de Corones e siamo passati insieme con i miei team mate al primo transito da Kronplatz dove li ho staccati e sono andato da solo all’arrivo.
Sono molto contento per la mia condizione e per questa vittoria perchè non ho preparato questa gara, penso al Mondiale e ho fatto lavori più specifici per il percorso danese e poca salita. La squadra oggi ha fatto un lavoro straordinario, faccio i complimenti a Mensi e ad Aleksei che sono andati veramente forte, la squadra è sempre protagonista ed è molto importante”, ha commentato la sua decima vittoria del 2022 Paez.
Per Tony Longo la KronplatzKing Marathon ha avuto un significato particolare, è stata l’ultima della sua carriera da atleta professionista che si concluderà alla fine della stagione 2022. 19 anni di carriera che il campione trentino ha vissuto dapprima nel cross country, conquistando la medaglia di bronzo ai Campionati Mondiali 2001 in Austria, l’argento Team Relay ai Mondiali del 2005 a cui seguirono l’anno dopo altre due medaglie d’argento ai Mondiali Under 23 e Team Relay in Nuova Zelanda e quella di bronzo agli Europei a Chies d’Alpago e poi nelle lunghe distanze in cui ha collezionato tre maglie tricolori marathon nel 2004 a Livigno, 2005 a Lugagnano Valdarda e 2013 in Sicilia. Atleta dal palmares smisurato, fatto di oltre 110 vittorie, Longo ha vestito la maglia azzurra per 30 volte in carriera e disputato 78 gare con quella di Soudal-Lee Cougan con cui ha vinto 14 volte.
“Siamo onorati di avere avuto nelle ultime tre stagione con noi Tony, è stato un piacere lavorare con lui, è un atleta molto professionale e un’ottima persona. E’ stato un piacere lavorare con lui e vogliamo ringraziarlo per tutto ciò che ha fatto durante la sua straordinaria carriera, contribuendo alla crescita della nostra squadra negli ultimi tre anni”, ha sottolineato il team manager di Soudal-Lee Cougan, Stefano Gonzi.
Ventiquattro ore dopo, la bellissima performance nella marathon di Plan de Corones, Aleksei Medvedev è stato protagonista insieme a Juri Ragnoli della Marathon Bike della Brianza, rimanendo a lungo vicino alla quarta vittoria nella storica manifestazione che invece ha segnato per il campione russo il raddoppio del secondo posto conquistato in Alto Adige. Il testa a testa con Ragnoli è durato per l’intera gara, ma l’atteso epilogo in volata non si è materializzato, Aleksei a pochi chilometri dal traguardo ha ceduto per i crampi che lo hanno costretto addirittura a scendere dalla sua Lee Cougan Rampage per affrontare l’ultima salita a piedi.
“E’ deludente concludere una gara così perchè sono stato vicino alla vittoria per l’intera corsa, allo stesso tempo sono anche felice di poter essere in questa posizione anche oggi. E’ stata una gara dura e ho dato il massimo per poterla vincere e la stessa cosa aveva in mente Juri, per questo mi ero preparato allo sprint, ma già quando mancavano sei chilometri ho avuto i primi segnali dei crampi. Nello sprint al traguardo sarebbe stato 50/50, ma è andata diversamente. Come dicevo c’è una delusione, ma sono anche soddisfatto di avere la forma per essere stato vicino alla vittoria in due occasioni e in due gare distanti poche ore”, ha detto Medvedev.
Torna a sorridere Stefano Valdrighi che si è riavvicinato al podio dopo un lungo periodo. In lotta per la quarta posizione per gran parte dei 50 Km della gara, ha messo in mostra una progressiva crescita di questa sua seconda parte di stagione. Buon quinto posto di Daniele Mensi, in modalità “attack” nel primo terzo di gara in cui è stato davanti, ha poi gestito le energie nella fase centrale e cercato di correggere la situazione nella seconda metà di gara, trovandosi però in una situazione delicata in cui ha evitato di riportare sotto a Valdrighi gli avversari e si è dovuto accontentare della quinta posizione alle spalle del compagno di squadra.
Fotografia © Aurora Bandinelli – Soudal Lee Cougan