Si è conclusa con buone prestazioni la Mediterraean Epic di Soudal-Lee Cougan che ha raccolto tre top 10, mettendosi in luce in tutte le tappe. E’ già tempo di pensare al prossimo confronto di alto livello alla Andalusia Bike Race.
E’ stata una tappa breve la quarta che ha chiuso la quinta edizione della Mediterranean Epic. Salite dure ma brevi e tratti ondulati, lunghe discese su terreno roccioso e, concentrate in soli 49 chilometri le ultime possibilità per i corridori di Soudal-Lee Cougan International Team di fare qualche passo avanti nella classifica generale della stage race valenciana.
Tutti sono lì, tutti vogliono essere davanti non è facile, non devi sbagliare, tutto deve andare bene, ma … tutto ha funzionato a metà.
Sorridono Tony Longo, Daniele Mensi, Stefano Valdrighi e finalmente anche Aleksei Medvedev, ma per Leonardo Paez e Massimo Rosa questo atto conclusivo del primo evento UCI SHC dell’anno è stato frustrante. La squadra ha terminato la gara iberica con risultati convincenti anche se c’è ancora un pò di lavoro da fare e alcune cose da mettere a punto.
Oggi Aleksei Medvedev ha tenuto bene e ha fatto una buona tappa, il campione russo ha tenuto il primo gruppo per 15 chilometri e alla fine ha tagliato il traguardo in 18ª posizione.
“Non è stata una ripresa facile, che sia febbraio o luglio vanno tutti forte, nessuno prende più una gara alla leggera. Ho lavorato bene questo inverno, ma sono troppo indietro con la condizione, comunque giorno dopo giorno cresce. Oggi ho tenuto bene e ho fatto una buona tappa, la migliore delle quattro, devo continuare in questa direzione, vedremo con una settimana in più di allenamento come andrà la prossima gara”
Bilancio finale positivo anche per Tony Longo e Daniele Mensi, oggi ai margini della Top-20 e rispettivamente 14° e 19° nella classifica generale di una gara che ha visto al via i migliori bikers del mondo. Un premier test che soddisfa entrambi i corridori in tappe veloci ed esplosive, ma abituati ad altri scenari, preziosi punti UCI e ottimismo per il prossimo appuntamento.
Anche Stefano Valdrighi ha usato la gara per un allenamento intensivo, la prima tappa è andata bene ma nelle altre il 27enne toscano ha avuto problemi con i ritmi di percorsi così veloci, al vertice manca ancora molto in termini di forma competitiva, ma come tutti porta a casa alcune ore di duro allenamento.
Brutta giornata per Leonardo Paez, la sua gara non è andata secondo i piani. Il colombiano ha forato a metà gara quando era nel gruppetto dei migliori e di conseguenza ha perso molto tempo, ricominciando la corsa per recuperare fino alla 42ª posizione. È stato indubbiamente un week end turbolento per il due volte Campione del Mondo con due top ten e due tappe condizionate da problemi tecnici, alla fine è riuscito a tirare fuori dalle sue prestazioni il 24° posto nelle classifica generale.
Ancor peggio per Massimo Rosa che è partito questa mattina con a portata di mano un ottimo risultato con cui poter salutare il suo ritorno nella mountain bike ma ha finito la sua giornata forando malamente a più di 10 Km dalla feed zone. Oltre al risultato sfumato Massimo ha il poco gradito primato dell’unico ritiro tra i sei atleti del team nelle quattro giornate di gara e l’amarezza per i punti UCI sfumati che gli avrebbero permesso di partire in posizione più favorevole nell’Andalusia Bike Race, prossimo impegno del team dal 21 al 26 febbraio.
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