Daniele Mensi vince la terza tappa, ma Leonardo Paez ha avuto un’altra opportunità di guadagnare tempo nella generale prima dell’ultima tappa. Tony Longo e Massimo Rosa anche oggi nella top ten.
Oggi non è stato Leonardo Paez, ma Daniele Mensi in cima alla classifica di tappa e così l’ Alpentour Trophy 2022 vede sempre di più Soudal-Lee Cougan International Team scrivere la storia della 23ª edizione della corsa a tappe austriaca.
Sembrava stregato quest’anno l’Alpentour Trophy per Daniele Mensi, ma dopo le prime due giornate deludenti, Daniele ha fatto quello che sa fare meglio quando le cose girano per il verso giusto, attaccare e per la quarta volta ha vinto una tappa dell’Alpentour Trophy.
“Sono felice perché dopo due giorni bui, in cui sentivo comunque che la condizione era buona e che potevo fare risultato, non mi aspettavo di vincere una tappa qui. Oggi infatti senza fastidi nè imprevisto sono riuscito a portare a casa il risultato pieno, in realtà ero partito con l’intenzione di provare a fare podio, poi la corsa si è messa bene. Le mie gambe non sono state così buone nei primi due giorni, oggi è stato tutto perfetto e ora ho delle ambizioni anche per la cronometro di domani”, ha detto Mensi sorridente dopo 56 chilometri e 2.500 metri di dislivello da Schladming fino all’Hauser Kaibling.
La tappa di oggi è stata calma fino all’inizio dell’Hauser Kaibling e dopo aver beneficiato di un vantaggio perfetto nel gruppo in cui tutti ognuno osservava l’altro, Daniele con l’olandese Tim Smeenge ha provato un attacco, nella salita finale si è sbarazzato del suo avversario e ha concluso in solitaria con un discreto vantaggio.
Dopo che il colombiano Leonardo Paez ha vinto le prime due tappe della gara, oggi ha corso in controllo, guardando, da leader della serie, più che altro cosa facevano gli altri. Alla fine ha tagliato il traguardo in quarta posizione, riuscendo ad aumentare il vantaggio nella classifica generale.
“Questa mattina ho parlato con Daniele e mi ha detto che oggi si sentiva bene e sono contento che sia riuscito a vincere. Dopo il primo rifornimento ci guardavamo tutti, ma nessuno voleva fare il ritmo sulla salita del GPM, a sopresa è partito Smeenge che poi Mensi ha ripreso. Dietro andavamo ad un’andatura non troppo forte, nessuno voleva collaborare e io non avevo certamente nessun interesse a farlo, ad un certo punto è partito il cipriota Andreas Miltidias, io ho chiuso il buco e sono andato via con lui, così ho guadagnato altri due minuti nella generale”
13 chilometri e 1.250 metri di dislivello sono l’ultima sfida per l’ultima tappa, la Planai Time Trial, una cronometro individuale in cui Tony Longo, oggi quinto, ripone le ultime speranze per recuperare 2 minuti e 46 secondi al belga Frans Claes per concludere la generale al terzo posto.
“Oggi tappa più veloce e tattica, abbiamo lavorato molto bene come squadra, essendo in tanti con la stessa maglia nel gruppo di testa è tutto più facile. Ho provato a guadagnare sul terzo in classifica generale, soprattutto nel finale, ma Claes ha sempre risposto cedendo pochi secondi solo nel finale. Domani ultima cronometro, ma per il podio la vedo quasi impossibile”
Chiude con un altra top ten Massimo Rosa, oggi decimo di tappa. Tre piazzamenti nei dieci, quinto posto nella generale, il biker piemontese è stato una delle più belle realtà di questo Alpentour Trophy, gli resta un’ultima fatica, chiudere la sua prima esperienza nella stage race austriaca con questa continuità e non è un caso che si porti a casa la grande soddisfazione di un grande risultato internazionale.
Sia Aleksei Medvedev che Stefano Valdrighi, rispettivamente 14° e 20°, oggi hanno perso il faro. Il campione russo che domani dovrà guardarsi le spalle da Tim Smeenge che minaccia il suo settimo posto nella generale, oggi ha nuovamente avuto un finale difficile. Quando era riuscito a rientrare nel gruppo che si giocava la sesta posizione è stato rallentato dai crampi negli ultimi 6 chilometri. Valdrighi è rimasto Fino a metà della salita del GPM con il gruppo di testa poi quando il ritmo è aumentato, ha perso qualche posizione.
Fotografia © Marketa Navratilova