La top-10 di Daniele Mensi conclude una buona giornata iniziata male per Leonardo Paez fermato poco dopo la partenza dalla rottura della catena. Tony Longo ha mostrato un ottimo livello e cresce anche Massimo Rosa.
Scambio di testimone nella seconda tappa della Mediterranen Epic, una giornata sfortunata iniziata con la rottura della catena per Leonardo Paez e finita con Daniele Mensi nella top-10.
Una giornata relativamente breve in termini di chilometraggio ma ricca di azione sin dall’inizio in cui Daniele Mensi ha gestito le difficoltà di una tappa piuttosto veloce e ha mantenuto un nono posto di alto livello che serve anche a confermare che Soudal-Lee Cougan International Team è sempre pronto a difendere le proprie opzioni e capace di esserci quando serve.
La gara è iniziata con un ritmo molto alto sin dalla prima salita, poi l’arrivo dei single track ha accentuato la selezione fino a quando a metà tappa si è formato un gruppo di sei corridori che ha preso le distanze dagli inseguitori, tra cui è rimasto fino alla fine Mensi, da parte sua piuttosto soddisfatto.
“Sono contento di oggi, in percorsi così veloci e più adatti a corridori esplosivi faccio sempre un pò fatica e posso dire di essermi salvato. A metà corsa è andato via un gruppetto dei primi e siamo rimasti in quattro ad inseguire, stabilendo un buon ritmo. Le sensazioni sono buone e questo mi fa ben sperare per i prossimi giorni”
Tra le ottime note della seconda tappa c’è anche il 13° posto di Tony Longo, anche se il corridore trentino si dà appena la sufficienza per come ha corso.
“Oggi non sono proprio contento di come è andata la gara a livello tattico. Sono partito male e poi ho recuperato, però questa era una gara con tanti single track e bisognava stare davanti, correre dopo la trentesima posizione è stata dura. Alza un pò la mia valutazione il finale in cui ho recuperato diversi gruppetti e mi consolo anche per non aver perso poi così tanto nella generale”
A Diego Rosa, 23° al traguardo, piace raccontare un aneddoto con cui ringrazia il Campione Italiano Marathon, Fabian Rabenstainer: “Essendo un novellino delle gare in mountain bike mi manca tantissimo il cambio di ritmo, ho faticato a trovare un andatura buona e regolare ma poi sono riuscito a tenerla recuperando anche qualche posizione. Ho avuto lo fortuna di correre a fianco a Rabensteiner per metà tappa, la sua esperienza mi ha aiutato parecchio nella gestione di ritmo e dell’intensità, per me questa tappa si chiude bene”
Occasione persa per Leonardo Paez fermato subito dopo la partenza dalla rottura della catena. Sfumate le speranze di una buona risultato nella generale, Paez ha passato tutta la gara a cercare di limitare i danni, riuscendo a recuperare dall’83ª posizione fino alla 40ª. La tappa non è andata come avremmo voluto, ma di sicuro il campione colombiano non si arrenderà e continuerà a lottare per la classifica di giornata nelle prossime tappe.
Aleksei Medvedev e Stefano Valdrighi hanno concluso la seconda tappa rispettivamente in 31ª e 50ª posizione.
Fotografia © Meditteranean Epic