Alla prima alla Alta Valtellina Bike Marathon la campionessa tedesca conquista la vittoria centrando un’altra meravigliosa affermazione in uno dei paradisi della mountain bike. Grandi applausi per Leo Paez, quarto grazie ad una spettacolare rimonta dopo una foratura patita nella prima parte di gara.
Ottima prestazione collettiva per Soudal-Lee Cougan International Team alla Alta Valtellina Bike Marathon. Adelheid Morath è tornata in uno dei suoi posti preferiti, sul gradino più alto del podio, mentre l’amarezza di Leonardo Paez per non essersi potuto giocare appieno le proprie chance di vittoria ha inaugurato i piazzamenti di Dario Cherchi e Victor Fernàndez nella Top 10 e la Top 5 di Sandra Mairhofer.
5 ore, 26 minuti e 38 secondi, è questo il tempo con cui Adelheid Morath ha vinto la marathon di 100 Km del Parco Nazionale dello Stelvio. La Campionessa Europea, all’esordio in questa gara ha conquistato la testa della corsa fin dai primi chilometri e l’ha mantenuta fino al traguardo, scrivendo il proprio nome nell’albo d’oro della manifestazione.
”E’ stata una gara molto bella in cui il mio livello di prestazione è stato molto buono, ma non sono ancora al 100%, per questo sono molto felice di essere stata in grado di andare per la vittoria. Sono grata per il supporto del team, spero di essere presto al 100% per i Campionati Nazionali Marathon, questa vittoria dopo l’ultima all’Alpentour mi dà fiducia”
Chi ha da recriminare è Leonardo Paez che era nel gruppo di testa, ma ha perso terreno a causa di una foratura che lo ha messo troppo presto fuori gara. Al primo controllo al Passo Fraele, dopo solo una quindicina di chilometri il suo ritardo dai primi era già di oltre 4 minuti e dalla 27ª posizione Leo ha raggiunto il traguardo al quarto posto.
“Oggi non ho avuto molto fortuna, ho forato in una piccola discesa nelle prime battute di gara, ma la ruota ha cominciato a sgonfiarsi dopo e sono stato costretto a fermarmi perdendo diversi minuti. Non è stato facile rientrare nei lunghi tratti di pianura dei laghi di Cancano, alla prima feed zone il distacco dai primi era importante e ormai la gara era andata, ma ho cercato ugualmente di fare un buon ritmo e piano piano ho recuperato posizioni arrivando a fare quarto all’arrivo. Sono comunque contento di come mi sono sentito in gara visto che era in altura e non ho fatto una preparazione mirata a questa gara. Ringrazio tutto il team per il supporto e in particolare il mio compagno di squadra Alessio che ha sacrificato un pò la sua prestazione in gara e mi ha permesso di ripartire, cedendomi la sua ruota”
La Top 5 maschile è stata chiusa da Dario Cherchi, quella della gara femminile da Sandra Mairhofer.
La vice campionessa italiana ha cercato di limitare il più possibile le difficoltà, ha dato il massimo ma non è riuscita a tenere il ritmo delle altre, la conclusione più importante di oggi era fare il ritmo in una gara lunga, dura, dopo il blocco di allenamento in altura delle ultime due settimane.
Sandra è arrivata in Valtellina un pò stanca, c’era il rischio che potesse andare così, però ci sono state anche buone sensazioni e ciò da fiducia per le settimane a venire.
Dopo il risultato mediocre del 2022, Dario Cherchi ha potuto dimostrare una partecipazione di successo alla gara e ha conquistato il quinto posto. Il giovane rider ligure è piuttosto contento della sua gara, gestita molto bene.
“Quando il treno dei migliori è partito sulla salita più importante siamo rimasti in cinque, fino alla risalita alla bocchetta di Trela, dove il futuro vincitore, Seewald ha allungato, mentre dietro siamo rimasti in tre fino ai –25 dove prima è andato via Casey South, poi nel tratto più duro di gara anche Porro ha scelto l’opzione di attacco. Intanto da dietro è rientrato fortissimo Leo che sicuramente oggi senza la foratura avrebbe vinto, così ho fatto quinto”
Dopo la sfortunata apparizione alla Colina Triste in cui ha disputato solo le prime due tappe, Victor Fernàndez è arrivato tra i primi dieci nella sua seconda gara in Italia del 2024. Nella prima ora di gara il rider spagnolo ha sofferto e ha dovuto lasciare il gruppo di testa sui lunghi falsopiani dei laghi di Cancano. Quando ha trovato il suo ritmo, prima di entrare a Livigno, ha recuperato posizioni fino a raggiungere il decimo posto fino al traguardo.
Alessio Trabalza ha chiuso al 17. posto in un ordine d’arrivo di grandi nomi. I 37 minuti che ha perso oggi contro il vincitore, al netto dell’aiuto dato a Paez, sono legati ad un problema fisico emerso negli ultimi tempi che in questo momento rende immaginabile essere più veloce.
Photo Credits – Aurora Bandinelli – Soudal-Lee Cougan