Un bel regalo di compleanno con un giorno di anticipo per Leonardo Paez che festeggia con la quarta vittoria nella marathon della Val Pusteria. Che peccato per Massimo Rosa, giù dal podio del percorso medio per 20 centimetri.
Nona vittoria stagionale, quarta in carriera alla Südtirol Dolomiti SUperbike, seconda consecutiva nella marathon della Val Pusteria, così Leonardo Paez festeggia con un giorno di anticipo il suo 40esimo compleanno in un’altro week end trionfale della stagione per Soudal-Lee Cougan International Team.
Alla fine, dopo 123 Km, sono stati 28 secondi a fare la differenza tra la vittoria e il secondo posto, quelli che il campione colombiano ha portato fino al traguardo dopo aver lanciato uno dei suoi caratteristici attacchi sulla salita finale di Prato Piazza, per poi avere tutto il tempo per celebrare la sua nona vittoria del 2022.
Dopo le ultime vittorie alla Hero Südtirol Dolomities e all’Alpentour Trophy e quelle degli ultimi anni alla Südtirol Dolomiti Superbike era chiaro che tutti avrebbero indicato Paez come favorito, ma il due volte Campione del Mondo Marathon si è messo dietro la linea di partenza a Villabassa per l’undicesima volta senza sentire che la vittoria era l’unica cosa che contava per lui oggi, il suo obiettivo era di fare del suo meglio e lottare fino alla fine con un buon numero di contendenti alla vittoria in un livello di prestazioni molto alto.
“Ho tanta esperienza in questa gara che mi piace tanto, sapevo che era importante posizionarsi bene sin dalla prima salita. Abbiamo provato in due a dettare il ritmo sul primo GPM e abbiamo preso un pò di vantaggio ma dietro erano in tanti ad inseguire. Ci hanno ripresi, poi abbiamo lavorato insieme per tutto il resto della gara dandoci i cambi e questo ha anche aiutato a far sì che le corsa diventi meno noiosa. Mi era chiaro che si sarebbe giocato tutto sull’ultima salita di Prato Piazza e li ho tirato fuori il mio jolly. Ci sono stati 3-4 attacchi, dopodiché anch’io ho attaccato e sono riuscito a prendere qualche decina di metri da mantenere fino all’arrivo. È la mia quarta vittoria, la prima è stata nel 2006, sono passati tanti anni. Sono contento di averla vinta un’altra volta anche perchè non è mai facile, l’ultimo mese è stato molto buono per me ma anche per la squadra. Per vincere e per fare la differenza non ci vogliono solo le gambe, ma è importantissimo essere circondato da un grande staff che mi aiuta in tutto e per tutto, sono felice anche per loro, con questo team mi trovo veramente bene. Anche quest’anno mi sono fatto un bel regalo di compleanno!!”
Top15 per Tony Longo. Fin dall’inizio il campione trentino ha deciso di cercare di mantenersi nei dieci e ha provato a fare esplodere la corsa sulla seconda salita, cercando di fare il ritmo alto per Leo. Ha pagato un pò l’accelerazione non riuscendo a rimanere con il primo gruppo e ha proseguito tutta la gara con il secondo, arrivando a Schluderbach, ai piedi dell’ultima salita nel gruppetto che mirava alla quarta posizione. Sui primi tornanti della salita a Prato Piazza purtroppo questa speranza è stata vana e Tony ha visto allontanarsi i cinque che erano nel suo gruppo e si è trovato in difficoltà, lasciando diverse posizioni.
Giornata dura per Stefano Valdrighi e Daniele Mensi arrivati al traguardo insieme in 20ª e 21ª. Valdrighi è stato praticamente per tutta la gara intorno alla sua posizione finale e ha avuto difficoltà a ottenere un buon risultato ponendosi l’obiettivo di voler semplicemente mostrare una gara solida, accettando il risultato che ne è derivato. Mensi ha trovato un ritmo sempre migliore nella seconda metà di gara e ha preso la salita finale con il gruppo che si giocava il decimo posto, purtroppo le forze sono diminuite e si è sentito impotente. Invece di finire tra i primi 10, la classifica è salita subito e ha contato alla rovescia ogni chilometro che mancava al traguardo.
Lo sprint finale ha reso le cose complicate a Massimo Rosa che ha concluso al quarto posto nel percorso medio di 85 Km. È stata una gara dura con il ritmo alto fin da subito e anche in questo caso per la selezione è stata determinante la salita di Prato Piazza che ha ridotto a cinque i contendenti alla vittoria nel rettilineo finale, dove per 20 centimetri gli è sfuggito il podio.
“Come tutti gli arrivi in volata che non si concludono come sperato, rimane molto rammarico per come sono andate le cose. Nel complesso sono contento della condizione, ho sbagliato i tempi sull’ultima salita lunga attaccando da solo troppo presto. Nel finale in volata è stato un terno al lotto e ho preferito non rischiare una caduta, torniamo a casa con una medaglia di legno e un buon allenamento”
Fotografie © Aurora Bandinelli – Soudal Lee Cougan