Leonardo Paez ha vinto anche la seconda giornata della stage race austriaca controllando la tappa e accelerando nel finale. Ancora nella top ten Tony Longo e Massimo Rosa.
Leonardo Paez ha festeggiato per la seconda volta in due giorni nella più grande corsa a tappe di mountain bike dell’Austria che anche oggi ha dato il via alla seconda tappa dallo stadio Planai di Schladming. La seconda vittoria consecutiva del portacolori di Soudal-Lee Cougan International Team ha avuto un ulteriore impatto sulla classifica generale che lo vede saldamente al comando.
Oggi Paez ha corso senza preoccupazioni, ma non si è accontentato di vivere una giornata confortevole da leader assoluto della gara. Appena 24 ore dopo la vittoria dominante nella tappa di apertura, ha ottenuto un altra vittoria. Lo scenario della seconda tappa, Reiteralm – Giglachseen di 64 Km e 3.200 metri di dislivello, ha visto il campione colombiano non mettersi subito sulla difensiva, era importante prendere davanti la prima discesa e lo ha fatto a ruota di Aleksei Medvedev. Poi si è messo in modalità di controllo senza mancare il GPM di Reiteralm e sull’ultima salita del Giglach ha attaccato, tagliando il traguardo con un minuto di vantaggio sull’austriaco Daniel Geismayr che lo segue a 7 minuti nella generale.
“Oggi gara di controllo, inizialmente non mi sono concentrato sulla vittoria di tappa, ero più preoccupato di prendere davanti la prima discesa in cui io e Aleksei abbiamo guadagnato qualche metro. Ci hanno ripreso iniziata la salita del GPM e su uno strappo duro ho allungato un pò insieme a Tiago Ferreira con cui sono rimasto insieme per tutta la discesa. Ci sono rientrati da dietro e sulla lunga salita del Giglach ho aspettato per vedere cosa succedeva, poi per evitare ogni rischio nella discesa finale ho allungato e ho tenuto la prima posizione fino al traguardo. Riuscire a vincere anche questa tappa è stato importante e ho anche guadagnato ancora qualcosa nella generale, sono contento di come sono andate le cose oggi e di avere consolidato la maglia bianca di leader. Voglio ringraziare tutto lo staff del team che mi mantiene molto motivato, ma anche i compagni di squadra, in particolare Mensi che all’inizio ha fatto il ritmo per mettere in difficoltà i nostri avversari, Aleksei e anche Tony che è riuscito a rientrare sul gruppo di testa e a coprirmi le spalle”
Oggi in quarta posizione c’è Tony Longo, che si è divertito a raccontare l’andamento della gara rispetto a ieri. La speranza dei campione trentino di un feeling migliore si è avverata e questo ha avuto un impatto immediato sulla classifica.
“Sono felice di aver avuto una buona giornata e fare la differenza quando contava. Oggi le sensazioni erano migliori, mi sono gestito bene all’inizio, poi dopo la prima salita lunga sono sempre stato nel gruppetto che si è giocato la gara, fino all’ultima salita lunga dove ha attaccato Leo e io sono rimasto con gli inseguitori, senza collaborare fino al traguardo. Ho recuperato anche due posizioni nella generale, vediamo domani come rispondono le gambe in una tappa un pò più corta e veloce”
E’ andata meglio di ieri anche per Massimo Rosa, sesto al traguardo. Il rookie dell’Alpentour fin dall’inizio è rimasto a contatto dei primi e sulla salita lunga ha cercato di impostare un buon ritmo, che è riuscito a mantenere per tutta l’ascesa al laghi Giglach, recuperando qualche posizione.
“Sono molto contendo della giornata, soprattutto perchè nel finale avevo ancora energie. Vedremo come reagirò nei prossimi giorni, per ora questa trasferta mi sta regalando belle sensazioni, se domani riuscissi a fare un altro piccolo passo avanti, ovviamente non mi dispiacerebbe”
Fuori dalla top ten Aleksei Medvedev, ha chiuso 11°. Nei primi 30 chilometri il campione russo è stato sempre vicino al gruppo di testa, ma nella seconda metà di gara ha sofferto per i crampi e perso tantissimo tempo. 18° posto per Stefano Valdrighi, bravo a recuperare diverse posizioni nel finale, 33° Daniele Mensi che dopo la brutta giornata di ieri ha subito un’altra battuta di arresto e ha dovuto accettare che la sua condizione non è quella che immaginava.
Fotografia © Marketa Navratilova