Dopo le vittorie in due point to point il colombiano offre il suo primo successo stagionale nelle marathon con il tocco finale nella Ortler Bike Marathon. Stefano Valdrighi conquista la top10.
Un mese dopo la sua ultima vittoria, Leonardo Paez ha ritrovato la strada del successo e per la prima volta in carriera è salito sul gradino più alto del podio della Ortler Bike Marathon.
Questo sabato il manager di Soudal-Lee Cougan International Team, Stefano Gonzi, ha dovuto aspettare gli ultimi istanti per vedere prendere forma un’altra vittoria, dopo 4 ore e 49′ di corsa, a 50 metri dalla fine il campione colombiano è uscito di sella accelerando, una mossa perfettamente sincronizzata che lo ha visto anticipare sul traguardo il cinque volte campione italiano marathon Samuele Porro.
Sono stati loro due i protagonisti della sesta edizione della marathon della Val Venosta di 111 Km e 3.905 metri di dislivello, entrambi partiti con l’obiettivo di cogliere la prima vittoria nel fantastico scenario del Lago di Resia. Sulla seconda salita l’attacco è partito dal portacolori di Soudal-Lee Cougan International Team che, assieme a Porro, ha cercato di allungare sul gruppo, i due battistrada si sono dati cambi regolari per i restanti chilometri di gara e hanno dato spettacolo sul traguardo.
Così per la prima volta in carriera Leonardo Paez è andato a prendersi la vittoria alla Ortler Bike Marathon e ha subito alzato al cielo la “misteriosa” nuova bicicletta di Lee Cougan, la Innova Rampage, un prototipo circondato da tantissima curiosità, che verrà svelato alla vigilia della Hero Dolomities.
“Oggi è stata una gara bella dura, ero un pò preoccupato perche questa notte non sono stato tanto bene, ma sono riuscito a gestirmi bene e a fare una bella gara. È stata la prima gara con lunghe salite e una lista di partenza piuttosto importante, ho iniziato in modo difensivo aspettando le salite lunghe, verso metà gara siamo rimasti in pochi e io ho iniziato a sentirmi meglio, così il ritmo è diventato un pò troppo lento per me. All’altezza del secondo rifornimento, sono andato via con Samuele Porro, in una gara così lunga è molto importante non restare da soli e con Samuele ho fatto tutto il resto della gara fino all’ultima salita dove ho allungato facendo la differenza per poi evitare rischi in discesa. Porro mi ha raggiunto, ma nella volata finale sapevo esattamente come stavo e ho parato facilmente l’unico attacco. Sono contento, è la prima gara lunga che vinco quest’anno, soprattutto perché la mia bici Innova, con cui mi trovo benissimo, non è ancora stata svelata ed è già la seconda volta che sale sul gradino più alto del podio!”
La Ortler Bike Marathon si è rivelato un test per tutti i top rider, ed è stata esattamente quello che Stefano Valdrighi si aspettava. L’obiettivo del 27enne toscano era rimanere nei primi dieci vista la lista di partenza piuttosto importante e il percorso davvero impegnativo, ha difeso la posizione nella top ten fino a metà gara e nonostante abbia perso qualche posizione è rimasto ottimista, recuperando fino alla decima nell’ultima salita.
Fino a metà gara nella top ten c’era anche Daniele Mensi che però dopo 70 chilometri è stato afflitto dai crampi e tutto quello che ha potuto fare è concludere in 27ª posizione. 46° assoluto Andrea Coruzzi.
Arrendersi non è affatto il genere di Aleksei Medvedev e Massimo Rosa, entrambi sono partiti nonostante le non buone condizioni fisiche, ma in gara i segnali di avvertimento del loro corpo hanno preso il sopravvento e sono stati costretti ad alzare bandiera bianca.
Fotografie © Aurora Bandinelli – Soudal Lee Cougan