Vittoria di Leonardo Paez alal Granfondod el Durello con Aleksei Medvedev secondo. Rosa, Longo e Mensi nella top ten, un lungo corteo Soudal-Lee Cougan al traguardo.
Non passa una settimana senza un successo di Soudal-Lee Cougan International Team, questa volta è stato in Veneto, alla Granfondo del Durello, marathon di 65 Km che dopo due edizioni saltate per la pandemia è tornata in calendario.
Solitamente in una competizione, il marchio del dominio è rappresentato dalla doppietta, realizzata per la terza volta dopo Monteriggioni e Cingoli dal binomio Leonardo Paez – Aleksei Medvedev, ma in questa occasione la marathon di San Giovanni Ilarione ha sottolineato una vera prestazione di squadra con altri tre corridori nella top ten.
Un’ottima prova di squadra che è ritornata al completo dopo alcune settimane, con il desiderio e le ambizioni di brillare nei primissimi posti della classifica. A distanza di sette giorni, Leonardo Paez ha messo a segno la seconda vittoria consecutiva, prendendo in mano la corsa nel secondo giro.
“E’ stata una bellissima gara e sono contento di averla vinta perchè la mia condizione sta migliorando dopo un periodo così cosi” – ha detto il campione colombiano – “Come sempre abbiamo lavorato insieme come squadra per cercare di mettere in difficoltà i rivali e ce l’abbiamo fatta. All’inizio con Tony, Massimo e ci siamo dati una mano, poi è subentrato Aleksei che conosceva molto bene il percorso e ha allungato un pò sulla prima discesa, costringendo i nostri avversari a lavorare per rientrare. Nel secondo giro ho trovato l’allungo e ho guadagnato qualche metro, il mio vantaggio continuava a crescere e l’ho aumentato ancora di più sull’ultima salita, andando a conquistare questa edizione della Granfondo del Durello. Sono contento di vedere che il mio stato di forma sta migliorando e sono veramente tanto felice di questa mia vittoria, oggi festeggio doppio, ci tenevo a vincere per poter dedicare la vittoria a mio suocero, Roberto Gallo, che compie gli anni. Ringrazio tutta la squadra e i nostri sponsor che ci mettono a disposizione il miglior materiale per fare delle belle gare, soprattutto ho affrontato la gara con una novità di Lee Cougan che non vedo l’ora di potervi svelare …”
Paez ha quindi vinto davanti al compagno di squadra Aleksei Medvedev, che cercava la quarta vittoria nella gara che si disputava sui sentieri di casa. Il destino non ha sorriso al campione russo che ha avuto l’occasione per esprimersi, senza però avere l’opportunità di farlo completamente. Aleksei ci ha provato e ci teneva particolarmente a vincere la “sua” gara, ma il finale è stato frustrante a causa di un incidente di gara. Nella discesa lunga a termine del primo giro Medvedev ha cercato l’allungo ma in una curva un salto di catena lo ha fatto rimbalzare sulla sella e ha rotto il telescopico, facendo tutto il resto della corsa con la sella bassa, in piedi sui pedali. E’ riuscito comunque a mettersi in gioco per il secondo posto in discesa dove ha fatto di nuovo un ottimo lavoro.
Nonostante il risultato sia simile a quello di settimana scorsa, Massimo Rosa, è molto più soddisfatto di sette giorni fa. L’obiettivo era provare ad essere davanti ed è quello che è riuscito a fare, a Cingoli ha sofferto il ritmo degli altri, questa domenica è stato molto più in controllo della posizione e può essere contento della sua giornata che lo ha visto quinto al traguardo, poco lontano dalla quarta posizione.
Settimo e ottavo, Tony Longo e Daniele Mensi al ritorno alle competizioni dopo un mese, entrambi con sensazioni buone per la ripresa.
“Dopo quasi un mese senza gare a causa di una brutta bronchite, sono abbastanza soddisfatto della mia prestazione, a dire la verità pensavo peggio, pensando che ho ripreso ad allenarmi da 15 giorni e le sensazioni in allenamento non erano le migliori. Oggi la gamba rispondeva abbastanza bene, ho fatto tutta la gara regolare, adesso la mia condizione può solo crescere, spero di essere al top per giugno”, ha detto Longo a cui fanno eco le parole di Mensi.
“Discreto rientro, non mi posso lamentare. Sono contento della mia gara perchè era un mese che non correvo. Ho gestito tanto il primo giro e sono rimasto nel gruppetto degli inseguitori, per come stavo nell’ultima salita avrei potuto osare qualcosa di più, però non posso lamentarmi, chiudo nella top ten e questo mi da morale”
22° al traguardo, Stefano Valdrighi, per metà gara ha corso ai livelli della Volcat, poi è calato e ha perso diverse posizioni. Pietro Patuelli ha invece concluso 36° assoluto la sua prima marathon di quest’anno, logicamente ha finito un pò cotto, però tutto sommato contento e motivato per le prossime long race del mese.
Fotografie © Aurora Bandinelli – Soudal Lee Cougan