Dario Cherchi e Sandra Mairhofer hanno concluso entrambi la gara in decima posizione. Un ottimo risultato in un evento che ha riunito il meglio della XC Marathon in un weekend che si è distinto per un alto livello di rivalità.
Il tedesco Lukas Baum e l’olandese Rosa Van Doorn sono i nuovi Campioni d’Europa Marathon 2024. A Viborg, in Danimarca hanno vinto la battaglia per il titolo continentale sulla lunga distanza con un margine molto sottile in gare estremamente combattute fino alla fine.
La competizione ha visto la partecipazione della Nazionale Marathon italiana con il bilancio di due medaglie di bronzo e tanti piazzamenti tra i primi dieci e ha riscosso un grande successo anche per gli atleti di Soudal-Lee Cougan International Team con Dario Cherchi e Sandra Mairhofer che hanno concluso entrambi al decimo posto.
Cherchi ha ottenuto il miglior risultato nella sua breve storia in maglia azzurra, Mairhofer ha ripetuto il suo ultimo piazzamento con la maglia della nazionale italiana ai Mondiali in Scozia dello scorso anno. Entrambi i corridori sono rimasti fatalisti e filosofici, il velocissimo circuito di 25 chilometri con molte salite brevi e ripide era la scena ambientata al Nordisk Park nella piccola città danese di Viborg, una scena non propriamente adatta alle loro caratteristiche.
83 chilometri di dura lotta tra tutti i migliori specialisti del continente, in una gara veloce e con un folto gruppo di testa, con Dario Cherchi che è stato con i favoriti fino alla fine, dove tutto si è deciso in uno sprint in cui il tedesco Lukas Baum è stato il più veloce.
“Sono contentissimo, su un percorso del genere dove la salita più lunga era di un minuto, avrei messo la firma prima di partire per questo risultato. Non era proprio il mio percorso e date le circostanze sono davvero contento della mia prestazione e del risultato! Dopo la metà del primo giro siamo rimasti in un gruppo di 15 ed è andata avanti così fino all’ultimo giro dove poi si è aperta la gara. E’ stata la gara più esplosiva che abbia mai fatto, non c’era un metro di pianura, tutti strappi brevissimi anche tecnici con le radici, discesa tecnica, una lotta continua per la posizione, è stato anche mentalmente estenuante. Mi sono difeso veramente bene, sapevo che dopo il ritiro a Livigno avevo una bella gamba, ho fatto più di quello che mi aspettassi, sono contentissimo”
Nella gara femminile, l’olandese Rosa van Doorn si è staccata da un gruppo di sei corridori di testa nell’ultimo dei tre giri e alla fine, ha guidato verso la più grande vittoria della sua carriera. Il decimo posto di Sandra Mairhofer non riflette tutto il lavoro e le prestazioni che la rider altoatesina ha avuto durante la mia stagione.
“Gara molto veloce e molto tattica, nella quale sono stata tagliata fuori definitivamente nel secondo giro. Fino a metà gara ho tenuto il gruppone delle prime, poi per un paio di errori miei e due rallentamenti per avversarie che mi sono cadute davanti, sono stata costretta a chiudere il gap con grande sforzo, finche mi è stato impossibile raggiungere il gruppo di testa. Ad essere sincera, speravo in un risultato migliore, ma questa volta la fortuna non è stata del tutto dalla mia parte”