Soudal-Lee Cougan è stato tra i principali protagonisti nella prima UCI Marathon italiana, grazie alle performance di Adelheid Morath e Leonardo Paez alla MTB Garda Marathon.
Soudal-Lee Cougan International Team subito a punti nella prima UCI Marathon in Italia, protagonista con Adelheid Morath e Leonardo Paez della MTB Garda Marathon.
La Campionessa Europea che ha debuttato in gara in sella alla Lee Cougan Rampage Innova ha messo a segno la prima vittoria personale con i colori del team italiano, Paez ha aggiunto al suo palmares un podio nella decana manifestazione di Garda che lo ha rivisto al via cinque anni dopo il secondo posto del 2019.
“Questa gara è stata perfetta per testare la Lee Cougan Rampage Innova, con cui ho avuto un ottimo feeling e devo dire che per essere la prima volta non è affatto male! Sono abituata ad usare biciclette full suspended ed è stato importante per me guidare l’Innova in condizioni di gara. Sono molto contenta dei progressi che faccio nelle gare lunghe con cui sto ritrovando la giusta confidenza. Oggi le condizioni erano molto calde e c’era forse anche meno livello, ma una vittoria fa sempre bene alla fiducia, è stato bello portare la prima vittoria alla squadra che mi sta dando un supporto perfetto”, ha detto la campionessa tedesca.
Non è una vittoria, ma il terzo posto di Leonardo Paez ha detto che il campione colombiano ha corso per vincere, cercando di rendere la gara più dura anche in una competizione velocissima non adatta alle sue caratteristiche che ha visto i primi quattro tagliare il traguardo dopo 63 chilometri e 2 ore 17’ di gara, racchiusi in soli sei secondi.
Leo è sempre stato nelle prime posizioni, anche cercando di fare la selezione e a volte tirare il gruppo, ma non c’era assolutamente nulla da fare, il suo terzo posto sul traguardo, considerate le difficoltà di questa gara è stato magnifico.
Leonardo Paez, carattere da campione!
”Questa mattina mi ero detto che in questa gara così veloce e non adatta alle mie caratteristiche, dove c’erano pochi punti dove fare la differenza, dovevo attraversare questa fase con serenità. Stare con i migliori sin da subito era essenziale per ottenere un buon risultato e comunque ho sempre cercato di fare il meglio.
Quando De Cosmo, dopo una decina di chilometri, su una salita un pò più lunga delle altre ha fatto un’attacco, siamo riusciti ad andare via in quattro, poi alla seconda feed zone io e lui abbiamo preso qualche secondo, ma ci sono rientrarti ancora da dietro. Sull’ultima salita abbiamo cercato di riallungare, facendo però poca differenza, ho preso davanti l’utima discesa, ma ho fatto un errore in una curva e sono stato ripreso. L’arrivo in volata sul lungolago era un pò complicato e anche con qualche pericolo, perciò non ho voluto rischiare, ma comunque sono contento di questa terza posizione”
Difficoltà ma buono stato d’animo per Alessio Trabalza e Dario Cherchi. Il rider umbro si è avvicinato con entusiasmo alla MTB Garda Marathon e, nonostante abbia dimostrato uno stato d’animo notevole rimanendo per metà gara con il gruppo di testa, un episodio sfortunato ha avuto la meglio sulle sue prestazioni. Alessio ha perso la borraccia ed è andato in difficoltà, facendo 20 chilometri senza bere. E’ riuscito comunque a difendersi e a concludere la gara in 12ª posizione, consapevole che avrebbe potuto fare qualcosa di più.
Dario Cherchi ha passato la prima ora nel gruppo dei primi, poi si sono fatti sentire i problemi di salute degli ultimi giorni e ha faticato, concludendo in 15ª posizione.
Dario Cherchi non ha vissuto una bella giornata
“Ho fatto la prima ora in cui stavo bene, con il gruppo dei primi, poi i problemi di salute degli ultimi giorni si sono fatti sentire. Ho fatto il possibile però non stavo bene quindi sono stato inghiottito dal gruppo e sono riuscito a fare solo 15°. Ho aiutato per quanto possibile Leo all’inizio e poi basta, ho fatto la mia gara con un pò più di calma perché gli effetti sono diventati pesanti. Ora guardiamo alla prossima settimana alla Da Piazza a Piazza, dove spero di rifarmi”
Photo Credits – Aurora Bandinelli – Soudal-Lee Cougan